2012_10_16_152/900_HA_WL_Test

Salve a tutti,

finalmente dopo parecchi giorni di mal tempo una giornata con un Sole sufficiente stabile da poter fare dei test con il “nuovo” rifrattore acromatico. E’ un 152/900 “cinese” ma di buona qualità ottica. Sopratutto se utilizzato in banda stretta e particolarmente corretto in H-Alfa. E’ stata proprio questa la caratteristica che mi ha spinto a cercarne uno usato ed adattarlo per l’osservazione solare multibanda.

Il telescopio viene venduto con vari marchi: TS, Tecnosky e non ultima Lunt Solar che basa il suo modello top, Lunt152, proprio su questo tubo ed ottica. C’è voluto un pò per adattare il mio “moldulo PST” a questa ottica sopratutto per studiare la soluzione ottimale per il posizionamento dell’ERF. Io ho un ERF da 75mm che in teoria sarebbe del tutto insufficiente per un tubo di tale apertura. Ed invece la soluzione è stata molto più semplice di quanto mi aspettassi ed ho scoperto dopo essere la stessa usata in realtà da Lunt. Ovvero, ho piazzato l’ERF alla fine del tubo del focheggiatore. Il focheggiatore da 3″ è molto ben fatto, solidissimo ed pensante visti i 2Kg abbondanti. Ha quindi ha un’apertura di 76mm. Perfetta per alloggiare il mio ERF. Un pò di “Scope Attack” e d il tutto funziona alla perfezione. Ho fatto riprese per più di 2 ore e non c’è stato nessun tipo di surriscaldamento o turbolenza.

Ho testato il 152 principalmente in HA proprio per vedere quali tipo di problemi ci potevano essere (riflessi sopratutto) e se la quantità di dettagli era almeno comparabile con quella che riesco a raggiungere con il 120. Ho dovuto fare un pò di calcoli per il posizionamento ottimale dell’etalon del PST (che ha un’apertura di 2cm) ed ho assemblato il tutto.

Di seguito un paio di immagini “singole” delle AR11589 e AR11591. Della AR11591 ho anche fatto una immagine in luce bianca fatta sempre stamattina con il 152 con una focale di 4.5m (ho usato una Powermate x5) con Baader Continuum e Neodymium.


Il seeing non era certo ottimale ma comunque decente e la qualità delle immagini è sufficiente per ritenermi soddisfatto. Va considerato che ho dovuto anche spostare la montatura nella postazione “invernale” (sempre un terazzo ma esposto a Sud). Purtroppo tale postazione è molto più sensibile alle vibrazioni del traffico sottostante ed i video fanno venire il mal di mare 😀 Fare lo stacking è molto più difficoltoso purtroppo.

Ho effettuato anche un breve test con il prisma CaK B1200. Purtroppo le condizioni erano peggiorate a tal punto da non avero potuto realizzare un’immagine “mostrabile” 😀 Anche in questo caso il prisma si è comportato alla grande senza nessun cenno di riscaldamento anche se in effetti l’ho tenuto abbastanza poco: circa 15 minuti.

Nei prossimi giorni spero di poter fare altre immagini, sempre in tutte e tre le bande. Magari con un seeing migliore per toccare con mano il vero potenziale del 152.

Un saluto e cieli sereni a tutti,

Andrea
http://observingthesun.com

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